Morte Giuseppe Ferlito, Pietro Crisafulli (A.I.F.V.S. Onlus): “Chiediamo sequestro immediato delle telecamere in via zia Lisa”

Your ads will be inserted here by

Easy Plugin for AdSense.

Please go to the plugin admin page to
Paste your ad code OR
Suppress this ad slot.

CATANIA. “Chiediamo il sequestro delle telecamere di via zia Lisa. Questi criminali meritano condanne esemplari”. A parlare è uno sconvolto Pietro Crisafulli, responsabile della sede di Catania dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, in merito all’incidente avvenuto in Catania nella notte tra il 6 ed il 7 settembre (ore 2:40) e rivelatosi fatale per il 21enne Giuseppe Ferlito. 

La vittima aveva terminato il turno lavorativo presso la trattoria “La terrazza del Barone” (via Plebiscito) e stava tornando a casa in sella al suo scooter “Honda SH”, quando un fuoristrada, con a bordo tre persone, lo ha travolta a velocità elevata, uccidendolo sul colpo. Le cause sono ancora da accertare. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso all’ospedale Garibaldi centro. 

“Conoscevo Giuseppe – afferma Crisafulli -, un ragazzo d’oro e pieno di vita. Sono davvero addolorato per l’ennesima tragedia che la nostra regione deve piangere in una sanguinosa estate. Sono vicino alla famiglia, al dolore che stanno provando per un incidente simile a quello che ha visto andare via mio figlio Mimmo. Non se ne può più. Le istituzioni non possono chiudere gli occhi dinanzi a questa ecatombe dalle sembianze bibliche. Combattendo insieme – conclude -, abbatteremo il muro che ci isola rispetto a chi dovrebbe intervenire”. 

“Mi chiedo come sia possibile che un ragazzo muoia investito a 21 anni ed il conducente della vettura assassina resti fuori dal carcere in attesa di un giudizio – dice Alberto Pallotti, presidente A.I.F.V.S. Onlus -.Gli inquirenti hanno il dovere di fare immediatamente chiarezza e di dare giustizia a chi ha perso una persona cara. Questa estate abbiamo segnalato, in più occasioni, l’anomala situazione siciliana, caratterizzata da morti giovani, quasi sempre riconducibili all’utilizzo di sostanze stupefacenti. Eppure, di controlli ferrei non se ne vede nemmeno l’ombra. Lotteremo al fianco dei familiari fino all’ultimo giorno di udienza”. 

A seguire il videomessaggio del presidente A.I.F.V.S. Onlus Alberto Pallotti https://www.facebook.com/jason.novecento/videos/10217781492987385/